CARO ENERGIA, ECCO LE MISURE DEL GOVERNO PER SOSTENERE FAMIGLIE E IMPRESE

21 Febbraio 2022 ECONOMIA
Gli aumenti delle bollette di luce e gas

La crisi sanitaria, l’andamento altalenante dei mercati e i venti di guerra che soffiano dal confine russo-ucraino hanno determinato un rincaro dei costi energetici, in particolare del gas.

Bollette roventi per tutti, per famiglie e imprese medio-piccole, che sono l’ossatura portante dell’economia italiana, erano state già annunciate a Natale 2021.

Secondo i dati forniti dall’autorità per l’energia Arera, nel primo trimestre 2022 l’energia elettrica ha fatto registrare un aumento del 131% rispetto ai primi tre mesi del 2021. Non va meglio per il gas naturale: +94%.

Il 18 febbraio, la cabina di regia di Palazzo Chigi ha varato un nuovo intervento con misure da aggiungere ai già 9,5 miliardi di euro stanziati nei mesi scorsi.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato unanimemente una “iniezione” ulteriore di 8 miliardi, sei dei quali destinati a limitare gli effetti del caro bollette per il secondo trimestre di questo anno (fino a giugno).

Come saranno distribuiti gli aiuti

Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha assicurato che 1,8 miliardi di interventi sugli oneri di sistema sono per le famiglie. Circa 400 milioni di interventi saranno destinati all’Iva. Poi ci sarebbero 2,7 miliardi di interventi sul bonus sociale. E 2,8 miliardi (che diventeranno 9) saranno destinati alle imprese per sostenere i costi di elettricità e gas. Altri 700 milioni di euro sono stanziati a favore delle cosiddette aziende “energivore”, cioè che richiedono grandi quantità di energia elettrica per operare correttamente. 500 milioni per le imprese “gasivore”.

Aumento della capacità di stoccaggio: gli interventi del governo

L’esecutivo ha deciso di portare le capacità di stoccaggio nazionale a un livello di riempimento di almeno il 90% per aumentare la sicurezza delle forniture di gas naturale.

Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, si è impegnato in prima persona. Saranno concesse più autorizzazioni all’estrazione per aumentare la produzione nazionale e poter così innescare un calo dei prezzi. Più incentivi a biocarburanti e idrogeno, e semplificazioni per spingere le rinnovabili.